approvato il disegno di legge sul made in italy queste le novita dal punto di vista della proprieta industriale

Il 27 dicembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il cosiddetto “DDL Made in Italy”, volto alla valorizzazione, promozione e tutela del patrimonio culturale nazionale e delle nostre produzioni d’eccellenza in Italia e all’estero. 
Con la trasformazione in legge del DDL (legge n. 206), l'Italia segna un traguardo importante nel rafforzamento e nella valorizzazione della Proprietà Industriale, pilastro fondamentale dell'innovazione e del prestigio nazionale.

Vediamo nel dettaglio le misure contemplate dalla nuova legge, che hanno affinità con le tematiche di Proprietà Industriale:

Voucher 3I – Investire in Innovazione

Il Voucher 3I è una misura fondamentale per stimolare l'innovazione, in particolare per le start-up innovative e le microimprese. Questo voucher è specificamente progettato per sostenere le attività legate alla brevettazione delle invenzioni e alla valorizzazione dei processi innovativi. 
Per l'anno 2024 è prevista una dotazione di un milione di euro.

Le aree di intervento del Voucher 3I includono servizi di consulenza per la verifica della brevettabilità delle invenzioni e la conduzione di ricerche preliminari di anteriorità, essenziali per la preparazione e il deposito delle domande di brevetto. Un aspetto significativo del voucher riguarda anche l'estensione delle domande di brevetto nazionali a livello internazionale, elemento chiave per la protezione e la valorizzazione dell'innovazione in un contesto globale.

La gestione del Voucher 3I è affidata al Ministero delle imprese e del Made in Italy (MIMIT), che può avvalersi di un soggetto gestore oltre ai soggetti del Capo VI del Codice della Proprietà Industriale (D.Lgs. 10 febbraio 2005, n. 30). 
 

Tutela rafforzata e salvaguardia dei Marchi Storici di valenza nazionale

Un aspetto rivoluzionario della nuova legge riguarda la tutela dei marchi storici italiani. Le imprese titolari o licenziatarie di marchi registrati da almeno cinquanta anni, che intendano cessare l'attività, sono ora obbligate a notificare preventivamente al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) i dettagli della cessazione. In caso di marchi di particolare interesse e valenza nazionale, il MIMIT ha la possibilità di subentrare gratuitamente nella titolarità del marchio per preservarne la continuità e proteggerlo dall'estinzione.

Questa normativa rappresenta un cambiamento significativo nella gestione dei marchi storici. In particolare, se un marchio non è stato venduto a titolo oneroso e rischia l'estinzione, il Ministero può assumere la titolarità per assicurarne la sopravvivenza. Questo intervento del Ministero si concentra su marchi con almeno cinquant'anni di storia o uso continuativo, riflettendo il valore che questi marchi rappresentano per l'eredità e l'identità culturale italiana.

Inoltre, viene stabilito che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha l'autorità di registrare marchi inutilizzati per almeno cinque anni. Questo permetterà di preservare marchi che potrebbero altrimenti scomparire, assicurando la loro disponibilità per usi futuri. Gli oneri derivanti da queste registrazioni sono coperti da un fondo specifico, evitando spese aggiuntive dal bilancio pubblico.

La legge punta non solo alla tutela il patrimonio storico dei marchi italiani, ma a renderli anche strumenti attivi per lo sviluppo economico e per l'attrazione di investimenti internazionali, dimostrando un approccio innovativo e pragmatico nella gestione delle risorse culturali e imprenditoriali del paese.
 

Lotta alla contraffazione

La legge sul "Made in Italy" segna una svolta significativa nella lotta alla contraffazione, introducendo misure stringenti per salvaguardare l'autenticità e la qualità dei prodotti italiani. Queste includono l'inasprimento delle sanzioni pecuniarie per chi acquista o introduce nel mercato prodotti contraffatti, con sanzioni che sono state aumentate da 100 a 300 euro. Inoltre, è prevista una specializzazione degli uffici giudiziari e la formazione specifica per i magistrati, per garantire un approccio più mirato e competente nel contrasto ai reati di contraffazione. 
Queste misure rafforzano gli strumenti giuridici a disposizione delle autorità, consentendo interventi più rapidi e decisi nel contrasto a questa problematica.

Inoltre, le sanzioni pecuniarie per gli acquirenti di merci contraffatte sono ora interamente versate all'ente locale competente, evidenziando il ruolo cruciale degli enti locali nella lotta alla contraffazione. La modifica legislativa, che include l'inserimento dell'articolo "517-quater" nel codice di procedura penale, è un passo importante verso un sistema giuridico più efficace e specializzato nella gestione della contraffazione.
 

Contrassegno per il Made in Italy

Per una maggiore tutela e valorizzazione dei prodotti nazionali, viene introdotto il contrassegno per il Made in Italy: questo simbolo sarà un baluardo contro la falsificazione, garantendo l'autenticità e la qualità dei prodotti italiani. 
Questa misura è essenziale per rafforzare la fiducia dei consumatori e salvaguardare la reputazione dell'eccellenza produttiva italiana a livello globale.

Il contrassegno per il Made in Italy è concepito come un contrassegno ufficiale di attestazione dell’origine italiana delle merci, il cui uso è regolamentato per evitare abusi e falsificazioni. Le imprese che producono beni sul territorio nazionale possono, su base volontaria, apporre questo contrassegno sui loro prodotti, contribuendo così a un più efficace contrasto della falsificazione e alla tutela della proprietà intellettuale e commerciale.

La natura e la funzione del contrassegno lo qualificano come carta valori, richiedendo l'impiego di tecniche di sicurezza avanzate, come carte filigranate, materiali di sicurezza o sistemi magnetici ed elettronici. Queste misure sono fondamentali per fornire un’idonea protezione dalle contraffazioni e falsificazioni.

Inoltre, il decreto che regolamenta l'uso del contrassegno disciplina diversi aspetti cruciali:

  • Le forme grafiche e i supporti ammissibili per il contrassegno, con specifiche sulle caratteristiche tecniche minime richieste per contrastare efficacemente la falsificazione.
     
  • Le modalità e i criteri secondo cui le imprese possono richiedere e mantenere l’autorizzazione ad apporre il contrassegno e i segni descrittivi sui propri prodotti.
     
  • Le regole che le imprese devono rispettare nell’utilizzo del contrassegno e dei segni descrittivi per assicurare pieno decoro e conformità alle normative vigenti.

Questo contrassegno rappresenta un passo significativo nella protezione e valorizzazione dei prodotti italiani, assicurando che il marchio Made in Italy continui a essere sinonimo di qualità e autenticità nel mercato globale.
 

Diritto d'autore e Creatori Digitali

La nuova legge sul "Made in Italy" estende significativamente la tutela e il riconoscimento dei creatori digitali, rafforzando la protezione del diritto d'autore nell'era digitale. 

La legge definisce i creatori digitali come artisti che producono opere originali ad alto contenuto digitale e prevede misure specifiche per la valorizzazione e la tutela di tali opere. Tra queste, spicca l'istituzione di un repertorio dedicato alle opere digitali originali, che funge da strumento chiave per la salvaguardia dei diritti d'autore. 
Inoltre, vengono promosse iniziative per integrare il settore digitale nel tessuto culturale e produttivo italiano, riconoscendo l'importanza dei creatori digitali come parte vitale dell'industria creativa e dell'innovazione tecnologica.
 

Registrazione di Marchi per Istituti e Luoghi della Cultura

La legge si concentra anche sulla valorizzazione e protezione del patrimonio culturale italiano, consentendo agli istituti e luoghi della cultura di registrare marchi che ne caratterizzino l'identità. Questo permette agli enti culturali di registrare il proprio marchio in conformità all'articolo 19, comma 3, del codice della Proprietà Industriale, stabilito dal decreto legislativo del 10 febbraio 2005, n. 30. L'obiettivo principale di questa iniziativa è duplice: da un lato, incrementare la consapevolezza del patrimonio culturale; dall'altro, migliorare la capacità di autofinanziamento di queste istituzioni.

In particolare, gli istituti e luoghi della cultura hanno la possibilità di concedere l'uso del proprio marchio a terzi a titolo oneroso. Questa strategia non solo rafforza l'identità culturale, ma apre anche a nuove opportunità di finanziamento per queste entità. Le somme raccolte vengono poi versate nel bilancio dello Stato e riassegnate, attraverso appositi decreti del Ministro dell'economia e delle finanze, ai capitoli pertinenti dello stato di previsione della spesa del Ministero della cultura. Queste risorse sono destinate specificamente a sostenere le finalità culturali delineate nell'articolo di riferimento della legge.
 

Rafforzamento della tutela dei nomi a dominio Internet riferiti al patrimonio culturale

La legge sul "Made in Italy" si focalizza sul rafforzamento della tutela dei nomi a dominio specificamente collegati al patrimonio culturale italiano. 
Il Ministero della Cultura assume un ruolo centrale in questo processo, collaborando con l'organismo responsabile dell'assegnazione, gestione e mantenimento dei nomi di dominio nazionali, particolarmente per quelli con l'estensione ".it" che sono riferibili a istituti e luoghi della cultura. 
L'obiettivo è rafforzare la protezione di questi nomi a dominio e identificare ed agire contro eventuali abusi nel loro utilizzo.

Il Ministero della Cultura è incaricato di attuare le azioni più efficaci per salvaguardare questi domini, e deve farlo entro i limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili, conformemente alla legislazione vigente e senza imporre nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. 
Questo articolo della legge 206 evidenzia l'impegno nel proteggere e valorizzare il patrimonio culturale italiano non solo nel mondo fisico, ma anche nello spazio digitale, assicurando che le rappresentazioni online di tali luoghi siano gestite in modo appropriato e rispettoso
 

Conclusione: un nuovo orizzonte per il Made in Italy

Con questa legge, l'Italia non solo rafforza la sua posizione nel campo della proprietà Industriale, ma si pone anche come un modello per la tutela e la promozione dell'innovazione e della creatività a livello internazionale. La nuova legislazione è una dimostrazione concreta dell'impegno dell'Italia nella protezione e nel riconoscimento del valore dei suoi marchi, brevetti, diritti d'autore, disegni e modelli, fondamentali per il mantenimento e la crescita del prestigio del Made in Italy sul territorio nazionale ed estero.

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