Molti anni fa gli archeologi hanno fatto una scoperta sorprendente: sembra che gli uomini e le donne preistorici masticassero palline di resina degli alberi per puro divertimento, cosa che li rende i primi masticatori di “gomma” nella storia.
Studi storici hanno anche scoperto che in epoche antiche quasi tutte le culture mangiavano “gomma”: se in Europa gli antichi Greci per pulire i denti e rinfrescare l’alito erano soliti rosicchiare una resina derivata dal lentisco o albero del mastice -da cui il termine “masticare”-, altrettanto facevano i Maya in America Centrale con il chicle -il lattice dell’albero della sapotilla-, una sostanza che, resistendo alla decadenza della civiltà che l’aveva scoperta, sarebbe divenuta ben venti secoli dopo una delle basi di partenza del chewing-gum moderno.
Anche il termine “chicle” è arrivato fino ad oggi, divenendo, in tutti i paesi di lingua ispanica, un modo familiare per definire la gomma da masticare.
Non a caso, le prime palline di gomma da masticare prodotte a livello industriale -realizzate dallo statunitense Thomas Adams e vendute nel febbraio del 1871 in una drogheria di Hoboken, nel New Jersey- si chiamavano chiclets ed erano ricavate dalla resina gommosa dello stesso albero messicano: originariamente però avevano la consistenza delle caramelle molli ed erano del tutto insapori.
Solo qualche anno prima, nel 1848, l’americano John B. Curtis aveva realizzato un prodotto simile nello stato del Maine: si trattava però di una ricetta a base di lattice di abete rosso e cera d’api, che dopo aver ottenuto un primo discreto successo, finì ben presto per essere soppiantata già a partire dal 1850 dalla più lavorabile ed aromatizzabile gomma di paraffina.
John Colgan, un farmacista di Louisville, nel Kentucky, fu il primo, nel 1880, a conferire un aroma di una certa durata al chicle, ma il chewing-gum divenne veramente popolare solo verso il 1890, grazie all’evolversi delle tecniche di manipolazione degli alimenti, alla pubblicità ed al moltiplicarsi dei distributori automatici.
Tra gli innovatori possiamo ancora ricordare i fratelli Henry e Frank Fleer, che nei primi anni 1880 cominciarono a sperimentare con il chicle: il primo si dedicò allo studio di una gomma resistente e asciutta, coperta da un involucro costituito da una sostanza zuccherina, bianca e friabile, mentre il secondo nel 1906 mise a punto la prima gomma da masticare morbida -quella per formare i palloncini per intenderci- , dando alla sua ricetta il nome di Blibber Blubber Bubble Gum.
Sebbene estremamente popolare nel loro quartiere, tuttavia la gomma dei Fleer non venne mai commercializzata o perfezionata e, quindi, non decollò mai come prodotto: soltanto oltre vent’anni dopo, nel 1928, un impiegato della loro azienda, Walter Diemer, avrebbe messo a punto la gomma rosa Double Bubble, la prima dalla consistenza ideale per fare i palloncini ad entrare nel mercato americano.
Data
21/09/2021Categoria
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