la guerra dei biscotti tra barilla e tedesco prosegue con un colpo di scena inaspettato

La recente controversia legale tra le aziende dolciarie Barilla e Tedesco, ribattezzata "guerra dei biscotti" o “biscottopoli”, si inserisce in un contesto più ampio di tensioni e conflitti nel settore dei biscotti tradizionali italiani. La lunga vicenda è iniziata nel giugno 2022 ed ha visto la multinazionale Barilla scontrarsi in tribunale con l'azienda umbra Tedesco per questioni riguardanti la forma, i nomi e il packaging di diversi prodotti.

Come riportato nel precedente articolo "Forme uguali e packaging simili scatenano la guerra dei biscotti tra Barilla e Tedesco", la multinazionale emiliana Barilla aveva citato in giudizio di fronte al Tribunale di Brescia, sia Tedesco che il loro distributore bergamasco Sapori Artigianali, proprietario del marchio ODStore. L'accusa mossa da Barilla era quella di aver messo in commercio biscotti molto simili ad alcuni dei suoi prodotti più noti.
Barilla contestava in particolare la somiglianza tra gli "Amiconi" di Tedesco e gli "Abbracci", tra i "Gocciotti" e le "Gocciole", tra i "Maramao" e i "Pan di Stelle".
Oltre a questi tre biscotti incriminati, la multinazionale emiliana lamentava anche somiglianze con altri sette tipi di dolci nella forma e nel packaging.
Barilla, che aveva registrato i marchi Abbracci, Gocciole e Pan di Stelle nel 2014, accusò quindi Tedesco di concorrenza sleale e contraffazione, chiedendo al Tribunale di vietarne la produzione e la vendita.
 

La battaglia legale iniziale

Come precedentemente riportato, Tedesco si era difesa sostenendo di produrre biscotti dalle forme tradizionali da oltre 10 anni, molto prima che Barilla registrasse i suddetti marchi nel 2014. L'azienda umbra aveva anche ricordato che sul mercato esistono molti altri biscotti dalla forma simile, prodotti da altre marche, e sottolineando come già nel 2016 Barilla avesse contestato la produzione degli stessi biscotti, ponendo quindi la questione sul perché la causa sia partita solo di recente.

Dopo le udienze tenute a settembre e novembre 2022, lo scorso 15 gennaio il Tribunale di Brescia aveva emesso un'ordinanza cautelare che vietava a Tedesco di produrre e vendere i biscotti "Amiconi", "Gocciotti" e "Maramao" a partire dal 5 febbraio, ritenendoli troppo simili ad "Abbracci", "Gocciole" e "Pan di Stelle". L'azienda umbra è stata inoltre obbligata a modificare confezioni e immagini di altri sei tipi di biscotti contestati.
Il Tribunale aveva motivato la decisione affermando che "l'interferenza è suscettibile di arrecare un pregiudizio alla titolare del marchio in termini di svilimento dello stesso" e che "la forte somiglianza del packaging si rivela funzionale ad attirare più facilmente l'attenzione sui prodotti a marchio il Borgo del Biscotto proprio mediante il richiamo mnemonico dell'immagine che viene sfruttata dei prodotti aventi marchio più noto".

Questa ordinanza cautelare aveva sollevato dubbi e preoccupazioni nel mondo del food, poiché potrebbe portare alla scomparsa dagli scaffali di centinaia di prodotti considerati troppo somiglianti ai biscotti di Mulino Bianco, se Barilla dovesse vincere anche nel procedimento definitivo.


Lo stravolgimento dell’ordinanza e le nuove motivazioni

In un colpo di scena inaspettato, il 18 marzo il Tribunale di Brescia ha revocato la precedente ordinanza respingendo integralmente le richieste cautelari avanzate da Barilla nei confronti di Tedesco, revocando l'ordinanza del 15 gennaio 2024 che vietava l'adozione delle forme registrate da Barilla per "Gocciole", "Pan di Stelle" e "Abbracci", così come l'uso del packaging adottato da Tedesco per sei altri prodotti.
Questa decisione è giunta dopo il reclamo contro l'ordinanza iniziale del Tribunale, avviata dallo studio legale che assiste Tedesco.

Il Tribunale di Brescia ha motivato questa nuova decisione sottolineando che, nonostante le limitazioni della cognizione nella fase cautelare, è importante notare che nel mercato di riferimento sono numerosi i produttori che offrono in vendita biscotti con forme molto simili a quelli oggetto della controversia tra Barilla, Tedesco e Sapori Artigianali. La diffusa presenza di concorrenti che vendono da tempo prodotti con forme simili a quelle registrate da Barilla ha portato a una notevole banalizzazione di tali forme.
Il Tribunale ha anche sottolineato che contrastare efficacemente la prolungata commercializzazione da parte di numerosi produttori di forme simili a quelle oggetto della controversia, non può avvenire solamente attraverso investimenti pubblicitari e la visibilità degli spot pubblicitari di Barilla.

In aggiunta, il Tribunale di Brescia ha respinto l'asserzione che i biscotti prodotti da Tedesco interferissero con le caratteristiche distintive dei biscotti "Tarallucci" e "Galletti" di Barilla. Inoltre, ha giudicato non fondata l'argomentazione riguardante l'urgenza nella presunta imitazione delle forme dei biscotti "Gocciole", "Pan di Stelle" e "Abbracci" da parte di Tedesco, poiché Barilla era già al corrente di tale imitazione fin dal 2016.


Verdetto sospeso e dettagli aggiuntivi

Come riportato, in base alle considerazioni espresse nell'ordinanza del 18 marzo, sembra che Barilla non abbia più ragioni per temere la presunta violazione dei suoi marchi registrati, mentre Tedesco e Sapori Artigianali possono continuare a sfornare e vendere i loro biscotti senza ulteriori ostacoli.
Tuttavia, è fondamentale comprendere che questa decisione non rappresenta ancora un verdetto definitivo sulla questione. Nel frattempo, sia i biscotti originali che le imitazioni continueranno ad affollare gli scaffali dei negozi, lasciando al mercato e alle preferenze dei consumatori il compito di decretare il vincitore finale di questa "guerra dei biscotti".

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