Questa è una storia tanto incredibile quanto divertente che farà riflettere sulla complessità dell'ambiente in cui lavoriamo.
Si tratta della vicenda di una mucca capovolta che ha cercato di diventare un marchio dell’UE, ma è stata respinta dal Boards of Appeal dell’EUIPO!
Il giorno 8 maggio 2023, l'EUIPO ha negato la registrazione dell'immagine di una mucca capovolta per prodotti che escludono la presenza di carne; sostitutivi della carne; proteine utilizzate nella produzione industriale di prodotti alimentari e servizi di ingegneria correlati.
Vi chiederete: una mucca capovolta? Sì, avete letto bene!
Redefine Meat Ltd., la società richiedente, aveva ottenuto la registrazione internazionale di un marchio rappresentante una mucca al contrario, per beni e servizi nelle classi 1, 7, 29, e 42.
Il caso si è arenato sulla spiaggia dell'Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) che ha emesso un rifiuto provvisorio il 3 Febbraio 2022. Dopo un lungo tira e molla giuridico, il verdetto ha visto il rifiuto del marchio in quanto considerato ingannevole e privo di carattere distintivo.
1️⃣ Carattere Ingannevole: anche se la mucca è capovolta, la rappresentazione non si discosta dalle caratteristiche comuni dell’animale, verrebbe pertanto percepita come un indicatore di prodotti derivati dal bovino.
2️⃣ Mancanza di Distintività: il segno non sarebbe percepito come un marchio di origine poiché la mucca è vista come un indicatore che tali beni sono correlati o derivati da questo specifico animale.
E così la nostra mucca capovolta non ha ottenuto il pass per la registrazione!
Sebbene l’intento dell’azienda fosse stato una sorta di “raffigurazione ironica” dove l’immagine dell’animale capovolto avrebbe voluto significare l’assenza di derivati animali nei prodotti aziendali, il risultato è stato alquanto disastroso.
In casi simili, il concetto alla base del marchio che tanto piaceva all’azienda sarebbe stato raggiungibile mediante l’utilizzo di un segno grafico distintivo, non certo con una comune foto di mucca.
Inoltre, in un mondo in cui l'uso dei marchi vegani diventa sempre più un indicatore di fiducia per i consumatori, ricordo che le indicazioni ingannevoli non possono godere di protezione.
In conclusione: non tutte le mucche portano alla registrazione del marchio, soprattutto se sono capovolte!
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