In data 26 gennaio, l'Italia e il Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB) hanno firmato a Milano un accordo formale che sancisce la collaborazione per l'istituzione nel capoluogo lombardo della terza sede della Divisione Centrale del TUB. Hanno firmato, per l’Italia, il Direttore Generale per l’Europa della Farnesina Nicola Verola e, per il TUB, il Presidente della Corte di Appello Klaus Grabinski.
L'intesa segue la decisione unanime del Comitato Amministrativo del Tribunale dello scorso giugno, di assegnare a Milano la sede precedentemente collocata a Londra e poi persa a causa della Brexit.
Questa decisione, frutto di un'intesa raggiunta tra il governo italiano, la Francia e la Germania, enfatizza il ruolo significativo dell'Italia nel contesto della Proprietà Industriale e dell'innovazione a livello europeo.
Il Tribunale Unificato dei Brevetti è una Corte internazionale comune agli stati membri dell'UE, le cui decisioni hanno effetto in tutti i paesi membri. Attualmente, 25 paesi dell'UE hanno sottoscritto la sua giurisdizione, dimostrando l'importanza e la portata delle decisioni prese dal TUB.
Per ulteriori dettagli sulla nascita e il funzionamento del Tribunale, si veda l'articolo di approfondimento: "Il Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB)"
La firma dell'accordo, avvenuta alla presenza di rappresentanti dei Ministeri degli Esteri, della Giustizia, delle Imprese e del Made in Italy e dell'Economia, conferma l'impegno del governo italiano nel concretizzare l'operatività della sede milanese entro giugno 2024, esattamente un anno dopo la decisione del TUB. La scelta di Milano come sede riflette la sua posizione quale uno dei principali hub europei per l'innovazione e la Proprietà Industriale, consolidando ulteriormente il suo ruolo come centro chiave per le attività legali e imprenditoriali legate ai brevetti in Europa.
Una volta attiva, la Divisione Centrale di Milano avrà competenza sui contenziosi brevettuali nei settori delle "human necessities", comprese l'industria farmaceutica, dei dispositivi medici, il settore agricolo e alimentare, del tabacco, degli elettrodomestici, dell'abbigliamento, del legno e dei mobili.
Si stima che circa due terzi delle cause attualmente di competenza della sede di Parigi, dove sono state provvisoriamente accentrate le competenze della sede londinese, saranno gestite dalla nuova sede milanese. Inoltre, l'istituzione della sede del TUB a Milano è prevista avere un impatto economico significativo sulla città, con stime che prevedono un indotto di circa 350 milioni di euro annui.
Il Tribunale si occuperà delle cause legate ai brevetti europei ed ai brevetti europei con effetto unitario, a loro volta gestiti dall'Ufficio Europeo dei Brevetti. Il brevetto unitario permette una gestione della protezione brevettuale nei 17 paesi dell'UE che hanno ratificato l'Accordo TUB, ampliando così la portata della tutela brevettuale a livello europeo.
Per una comprensione approfondita del Brevetto Unitario Europeo e della sua importanza nel contesto della Proprietà Industriale, si consiglia la lettura dell'articolo: "Il Brevetto Unitario Europeo"
L'assegnazione della sede del Tribunale Unificato dei Brevetti a Milano è frutto di un'intensa attività diplomatica italiana, che ha visto in prima linea il Ministro degli Esteri Antonio Tajani. Proprio Tajani è stato premiato per il suo impegno dall'Ordine degli Avvocati di Milano, che gli ha conferito l'onorificenza del "sigillo di San Gerolamo".
Secondo l’Ordine degli Avvocati, la sede del TUB garantirà ricadute positive sull'innovazione e lo sviluppo industriale a Milano e all'Italia intera.
Dopo la vittoria del TUB, l'Italia è ora in corsa per ospitare la sede dell'Autorità Antiriciclaggio dell'Unione Europea, con Roma tra le candidate. L'Autorità Antiriciclaggio UE rappresenterà un organismo cruciale nell'ambito della lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Questa autorità avrà il compito di supervisionare e coordinare gli sforzi a livello europeo, garantendo un'azione più efficace e uniforme contro queste attività illecite. La sua istituzione mira a rafforzare la sicurezza finanziaria dell'UE e a proteggere il sistema economico da pratiche illegali e dannose.
La decisione sulla sua sede sarà presa entro il 2024.
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