twentieth century fox difende i simpson la controversia sui negozi pop-up non autorizzati

Nel mondo dell'intrattenimento, una delle serie animate più popolari e longeve è senza dubbio quella de "I Simpson": creata da Matt Groening, questa sitcom animata ha fatto il suo debutto nel 1989 e da allora ha conquistato milioni di fan in tutto il mondo. Tuttavia, il successo della serie ha anche attirato l'attenzione di coloro che hanno cercato di sfruttarne indebitamente la popolarità, come nel caso della recentissima controversia legale sorta tra la Twentieth Century Fox Film Corporation e JMC Pop Ups LLC.

La Twentieth Century Fox Film Corporation, proprietaria dei diritti dei "Simpsons", ha intentato una causa negli Stati Uniti contro la società JMC Pop Ups LLC per violazione del diritto d'autore, contraffazione di marchio, concorrenza sleale e cybersquatting (registrazione abusiva di domini web). Il fulcro della controversia risiede nell'operato di JMC Pop Ups LLC, che ha organizzato una serie di eventi temporanei denominati "Moe's Pop-Up", nei quali ha riprodotto fedelmente l'iconica "Moe's Tavern", uno dei luoghi più famosi della serie. In Italia è stato scelto il nome “La Taverna di Boe”, o più semplicemente “Da Boe”. Questo locale è molto presente nella serie animata in quanto rappresenta il ritrovo abituale di Homer e dei suoi amici Lenny, Carl, Barney, Sam e Larry.

Prima di addentrarci nei dettagli della controversia, è importante comprendere cosa sono i negozi pop-up, oggetto fondamentale della disputa legale. Tali luoghi sono spazi commerciali temporanei, aperti per un periodo di tempo limitato, spesso in luoghi non convenzionali come centri commerciali, parchi o persino container. Questo concetto di commercio "effimero" è diventato popolare negli ultimi anni poiché consente ai rivenditori di sperimentare nuovi concetti di vendita, testare nuovi mercati e creare un'esperienza unica e coinvolgente per i clienti. I negozi pop-up possono essere organizzati da aziende consolidate o da startup innovative per offrire una vasta gamma di prodotti e servizi, dai capi di abbigliamento alle esperienze gastronomiche.

Dunque, secondo la denuncia presentata dalla Twentieth Century Fox, JMC Pop Ups LLC ha copiato e riprodotto in modo dettagliato l'aspetto esterno e interno della "Moe's Tavern", inclusi gli arredi, le decorazioni, i personaggi e persino i prodotti alimentari e le bevande associate alla serie. Tra gli elementi riprodotti figurano la caratteristica facciata beige con cornice diagonale viola, le insegne "MOE'S" e le finestre con vetrate colorate, nonché l'interno con il bancone del bar, gli sgabelli in vinile rosso, gli specchi, i tavoli e le cabine imbottite.

Inoltre, JMC Pop Ups LLC ha realizzato merchandise non autorizzato, quali magliette, borse e accessori, recanti immagini e loghi legati a "The Simpsons" ed a "Moe's Tavern". Questi articoli sono stati venduti sia durante gli eventi pop-up sia attraverso piattaforme online come Etsy. L'azienda ha persino ampliato le sue attività non autorizzate alla serie animata "Bob's Burgers", anch'essa di proprietà della Twentieth Century Fox, organizzando eventi pop-up basati su questa serie a partire dal 24 maggio 2024.

La Twentieth Century Fox sostiene di aver ripetutamente intimato a JMC Pop Ups LLC di interrompere queste attività illecite, inviando una diffida formale nel febbraio 2024, ma le richieste sarebbero state ignorate. Anzi, l'azienda avrebbe intensificato le sue operazioni organizzando ulteriori eventi pop-up e ampliando l'offerta di merchandise contraffatto. Questa situazione ha anche attirato l'attenzione dei media locali, i quali hanno realizzato specifici servizi sugli eventi.

La denuncia cita diverse violazioni, tra cui la violazione del diritto d'autore ai sensi del Copyright Act (17 U.S.C. §§ 101 et seq.), la contraffazione di marchio e la concorrenza sleale ai sensi del Lanham Act (15 U.S.C. § 1051 et seq.), nonché la violazione dell'Anticybersquatting Consumer Protection Act (15 U.S.C. § 1125(d)) per l'uso di domini web simili al marchio "Moe's Tavern". Nel dettaglio si parla dei nomi a dominio “moespopup.com”, “moesboardwalk.com” e “moestavernpopup.com”.

La Twentieth Century Fox chiede quindi al tribunale di emettere un'ingiunzione permanente per vietare a JMC Pop Ups LLC di continuare a utilizzare la proprietà intellettuale di "The Simpsons" e "Bob's Burgers" senza autorizzazione. Inoltre, la società cinematografica richiede un risarcimento danni, inclusi i profitti realizzati da JMC Pop Ups LLC e danni statutari potenzialmente triplicati per la natura intenzionale delle violazioni. In ultimo, viene richiesto al tribunale il trasferimento dei nomi a dominio sopra citati.

Nonostante la dichiarazione presente sul sito web di Moe's Pop-Up in cui si afferma che l'evento è "una parodia fatta dai fan" e che non è associato ai Simpson, alla Twentieth Century Fox o alla Disney, la controversia solleva importanti questioni riguardanti la tutela dei diritti di proprietà intellettuale nel contesto dell'intrattenimento e dell'immaginario collettivo. Da un lato è comprensibile che gli appassionati desiderino celebrare le loro serie preferite, ma dall'altro le aziende detentrici dei diritti hanno il diritto di proteggere il loro lavoro creativo e gli investimenti effettuati.
Mentre le parodie e le celebrazioni da parte dei fan possono essere considerate lecite in determinate circostanze, l'uso commerciale non autorizzato di elementi protetti da copyright e marchi registrati potrebbe costituire una violazione della legge. Il caso in esame evidenzia la necessità di trovare un equilibrio tra la libertà di espressione e la tutela dei diritti di proprietà intellettuale.


In conclusione, la causa intentata dalla Twentieth Century Fox Film Corporation contro JMC Pop Ups LLC rappresenta un'importante battaglia legale nel panorama dell'intrattenimento. Sebbene tale causa non riguardi direttamente il nostro Paese, è importante seguire la vicenda poiché potrebbe stabilire precedenti significativi riguardo ai limiti dell'uso non autorizzato di proprietà intellettuale altrui, con implicazioni per gli studi di produzione, gli artisti e i fan di tutto il mondo.

Data

04/10/2024

Categoria

notizia

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